1 Agosto 2021 silvia

Performance collettiva RABBIA GABBIA

A febbraio Giovanna Maroccolo mi ha chiamato dal Messico per propormi di partecipare alla call da lei ideata per supportare la campagna #stopcasteller.
Le risposi che mi sarei presa il tempo per lasciar emergere qualche immagine, ma per molte settimane non successe nulla.
Mi ricordo che la mattina stessa del giorno in cui avevo deciso di chiamarla per dirle che purtroppo nessuna idea si era affacciata, mi si presentarono con sonora evidenza due parole, in maiuscolo: RABBIA e GABBIA.
Mi sono apparse nella loro inequivocabile e stretta interconnessione, legate da un nesso di causa effetto reciproco che mai mi era sembrato così palese.
Anche in lingua inglese, le due parola RAGE e CAGE producono nella loro somiglianza lo stesso suono arrotato e gutturale.
A seguire si è sviluppata una serie di immagini, le stesse che cercheremo di rendere azione presente nella performance che porteremo sabato nel centro di Chiavenna.
Quindi vi invitiamo a venire ad assisterci e a scoprire quello che succederà, dalle 18.00 in poi a Chiavenna, in piazza San Pietro.
Con piacere allego il testo della curatrice Giovanna Maroccolo
RABBIA GABBIA

performance collettiva di Silvia Del Grosso
Performance selezionata nell’ambito della open call per artistə promossa da Fusion Art Center e Assemblea Antispecista a supporto della campagna “Stop Casteller”, che nasce nel 2020 per opporsi alla persecuzione degli orsi in Trentino.
 

Questa collaborazione nasce con l’obiettivo di interessare la comunità artistica nazionale e internazionale rispetto a temi quali la convivenza interspecie, lo sfruttamento animale, la relazione con il selvatico, le speculazioni economiche a danno dell’ecosistema animale. Nello specifico punta la luce sui fatti che da anni coinvolgono la provincia di Trento nella gestione e convivenza con l’orso bruno, reintrodotto nelle montagne Trentine nel 2000, attraverso il progetto “Life Ursus”.


La performance inedita RABBIA-GABBIA rappresenta un’evoluzione nella pratica dell’artista, che negli ultimi anni ha lavorato sul tema dell’invisibilizzazione dei corpi non umani nel loro stato di prigionia. Questa azione rappresenta infatti il continuo di un progetto triennale, “Voi Siete Qui”, che l’ha vista impegnata nello stesso territorio attraverso la realizzazione di performance collettive walk-based che indagavano e mettevano a nudo le contraddizioni presenti nell’immaginario collettivo rispetto alla relazione con il non umano, in luoghi naturali ma fortemente atropizzati.
La performance avrà luogo nel centro di Chiavenna e sarà ancora un’azione collettiva e corale, critica ma estremamente simbolica. Tenterà, attraverso la dimensione rituale dell’arte, di carbonizzare in uno stesso gesto sia la gabbia simbolica dello sfruttamento animale, sia la rabbia che la abita.

 

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