31 Marzo 2020 silvia

NASCìU

E scivoli via questa preghiera

con la forza delle parole

oltre la gabbia del mondo

fino a chissà dove.

Amen.

Alessandro Baricco, Oceano mare

nascìu kuddia bruciata Pantelleria

Foto di Sara Meliti

Amo Pantelleria dal nostro primo incontro. Dal duemiladodici l’ho frequentata spesso, l’ultima volta un anno fa. Ho trascorso con lei l’intero mese di aprile e in quei giorni la fotografa e amica Sara Meliti ci ha raggiunto.
Per una settimana abbiamo lavorato imbastendo immagini che potessero raccontare del sentimento di appartenenza ancestrale, ineffabile che mi lega a quello scoglio. Ora che è impossibile raggiungerla, l’eco arriva ancor più forte. Se penso a un luogo dove vorrei essere e restare, fino alla fine, penso a lei.

NASCìU” è il nome che abbiamo dato al progetto che spontaneamente ci si è svelato. In lingua pantesca significa sia “nata” che “nato”. É un venire alla vita libero, privo di genere e specie, che include tutti. Nelle foto scattate c’è un organismo che prova a muoversi su una terra sconosciuta, in condizioni spesso difficili, apparentemente ostili. È un corpo nudo che prende contatto con la propria fragilità, gettato nell’ignoto. È carne che cerca energia attingendola dalle sue radici, per poter sbocciare.

Sensibili a un’idea di tempo circolare, a distanza di un anno sentiamo di voler condividere queste quattro nascite, rendendole manifeste. Le dedichiamo agli animali umani che oggi avvertono l’urgenza di cambiare il nostro modo di relazionarci alla natura che ci ospita. È giunto il tempo di fermarsi, risintonizzare l’onda e stabilire nuove connessioni più etiche con il vivente.

L’Isola di terra*, ombelico del Mare Nostrum, trasmette a chi ascolta una linfa amniotica antica, originaria, purissima.
Che Pantelleria possa elargire anche a distanza quel nutrimento prezioso indispensabile per tornare alla Vita.

A Elisa che mi ha dato alla luce.

*Pantelleria. L’isola di terra, di Peppe D’Aietti e Grazia Cucci, Il Pettirosso

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